Domenica 14 GENNAIO 2024
il Sentiero dei Limoni
da Maiori a Ravello per Sambuco
Difficoltà: E
Direttore di escursione:
Raffaele D’Arco – Tf: 3337686127
Appuntamento a Castellammare di Stabia, al Viale Europa (vicino all’Ospedale) alle ore 07.30, con auto propria, oppure a Maiori, alle 09.00 al Corso Reginna (inizio scale per la Chiesa della Collegiata di Santa Maria a Mare).
EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponcini da escursionismo (obbligatori), bastoncini, abbigliamento escursionistico “a strati”, cappello, occhiali da sole, ricambio completo di abiti, pranzo a sacco, acqua.
DURATA ESCURSIONE: 6 ore circa.
DISLIVELLO: circa 365 metri in salita e discesa.
Il Direttore d’Escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del percorso e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.
I partecipanti devono obbligatoriamente telefonare al 3337686127 entro il venerdì precedente.
I NON SOCI devono pagare la quota relativa all’Assicurazione di Euro 8.40.
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Il Sentiero dei Limoni: una strada tra la terra e il mare
Il Sentiero dei Limoni, uno dei sentieri più affascinanti della Costiera Amalfitana, collega a mezza costa i comuni di Maiori e Minori per proseguire verso la splendida Ravello.
Molti film sono stati ambientati in questi paraggi , soprattutto dal regista Roberto Rossellini nei suoi capolavori “Il Miracolo”, “L’Amore”, “Paisà”, “Viaggio in Italia” , soprattutto negli anni 40.
Prima della costruzione della Statale Amalfitana, progettata in epoca Borbonica per collegare i comuni dell’area, questo sentiero tortuoso e suggestivo era l’unico modo per spostarsi tra essi, a parte la via marittima.
La coltivazione dei Limoni è stata importata in questa zona dagli arabi già nel XI secolo e si è poi diffusa, fin dal medioevo, per essere, ormai, parte integrante dell’identità della Costiera.
Lo ‘sfusato amalfitano’, il profumatissimo Limone locale con la doppia punta come un fuso, viene esportato in tutto il mondo e i contadini seguono ancora le antiche tecniche tradizionali: le piante, ben distanziate tra loro sulle ‘macerine’, i tipici terrazzamenti del luogo, crescono sotto apposite strutture fatte da pali in legno di castagno.
Nel periodo della raccolta, per secoli, le ceste di limoni dal peso anche di 60 chili sono state trasportate sulla testa dalle donne della zona, dette ‘formichelle’.
Partiremo da Maiori, dalla Collegiata di Santa Maria a Mare (Collegiata è il titolo attribuito a quelle chiese in cui la Santa Sede ha istituito un Capitolo o Collegio di chierici definiti Canonici per rendere più solenne il culto in chiese di una certa importanza). La Collegiata, da cui si gode un panorama eccezionale, deve il suo nome ad una scultura lignea che la leggenda vuole sia stata gettata in mare all’inizio del XIII secolo per alleggerire il carico di una imbarcazione per poi giungere, miracolosamente, fino a riva.
Poi prenderemo la scalinata di Via Vena, tra ulivi, viti, “sciuscelle ” e, soprattutto, piante di limoni, con scorci suggestivi sui terrazzamenti che scendono a mare. Arrivati nella vallata di Minori saliremo per le antiche Cartiere, costeggiando i suoi ruscelli, verso la frazione di Sambuco per raggiungere la spettacolare Ravello con le sue terrazze sul mare.
Da qui scenderemo, poi, per scale ed altri scorci mozzafiato, verso Minori e, poi, Maiori per raggiungere le nostre auto che avremo parcheggiato gratuitamente lungo la via Nuova Provinciale Chiunzi ad un chilometro circa dal punto di partenza.
Vi Aspetto!
Raffaele D’Arco
Lello per Voi Amici