Escursione 11 Marzo

Escursione 11 Marzo

Domenica 11 marzo 2012

Appennino Lucano

Monte Coccovello (m. 1512) dal Passo della Colla (Trecchina)

 DIFFICOLTA’ : EE

ATTENZIONE : percorso molto ripido ed impegnativo in assenza di sentiero, ma comunque senza nessuna difficoltà tecnica , si richiede un ottimo allenamento, passo “sicuro” e buone capacità di procedere fuori sentiero (in salita e discesa) su terreno molto ripido ed impervio , escursione non adatta ai principianti

Direttori di escursione:

Massimo Cesaro tel. 338 9264905

Michele Ferrigno tel. 333 4033937

Attenzione prenotarsi entro venerdì 9 marzo

Appuntamento con auto proprie presso la Clinica Stabia (C.mare di Stabia) alle ore 7,30 oppure all’uscita di Lagonegro Nord – Maratea della SA-RC alle ore 9.30 (circa).

TEMPI DI PERCORRENZA : 4 -5 ore circa di cammino effettivo più le soste ;

EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a stra-ti” (data la quota è possibile trovare temperature rigide anche in questa stagione), giacca a vento e/o man-tellina antipioggia, pranzo a sacco, acqua, bastoncini telescopici, torcia ;

DISLIVELLO: 900 m. (circa) in salita ed altrettanti in discesa ;

DESCRIZIONE ITINERARIO : Dalla uscita di Lagonegro Nord – Maratea della SA-RC si imbocca la superstrada che lambisce il fiume Noce fino al bivio per Trecchina – Maratea . Superato l’abitato di Trec-china si prosegue in direzione di Maratea fino al passo della Colla dove, con una deviazione sulla ds., si procede in auto fino ad una piccola discarica.

Si parcheggiano le autovetture e si prosegue a piedi dapprima su stradina sterrata in salita e poi in piano fino alla cosiddetta Piana del Lago dove c’è evidentemente un piccolo laghetto che raccoglie le acque del pianoro e che d’estate si prosciuga quasi completamente.

Dalla piana del Lago si svolta in direzione N e, attraversato in salita una fitto strato di macchia mediter-ranea, si sale finalmente su terreno aperto, ora fuori sentiero, lungo il fianco S della montagna.

Superato una stratificazione di rocce calcaree, molto evidente, che taglia orizzontalmente la montagna si prosegue verso sinistra cercando la traccia più conveniente fino ad intravedere sulla sinistra la cima della Serra del Tuono (m. 1176) che però non raggiungeremo.

A questo punto si svolta a destra e con percorso ancora più ripido si procede in salita seguendo l’andamento della montagna fino alla cima (vetta meridionale) dove troveremo delle splendide conche prative (2 ore e mezza di salita fino a questo punto), da questo punto strepitoso panorama della costa di Maratea , della statua del Cristo che sovrasta l’abitato e del Monte Crivo. Alle spalle delle conche (verso Nord) le doline carsiche che caratterizzano la sommità del Monte Coccovello.

Infatti l’aspetto geologico ambientale più significativo del monte è senza dubbio il carsismo, con tutti i suoi fenomeni sia superficiali (doline) sia profondi (grotte). I migliori esempi nella zona per il carsismo profondo sono offerti dalle grotte di Maratea e da quelle del monte Coccovello (versante NE), mentre la sommità del C. letteralmente crivellata di doline è un magnifico esempio di carsismo superficiale.

In località Patricello, lungo la zona pedemontana del versante Est di monte Coccovello, nel comune di Rivello, vi sono due inghiottitoi, esplorati in parte, nei quali, specialmente in inverno, s’immette l’acqua raccolta in un’ampia dolina, che attraverso percorsi ipogei alimenta le sorgenti marine di Maratea.

Non a caso il Coccovello è definito groviera della Basilicata, uno dei maggiori esempi di ambiente carsi-co del sud Italia e tra i più rappresentativi, nel genere, dell’intero territorio italiano. E’ ritenuto da molti erroneamente un vulcano ma è solo una credenza popolare giustificata dalla presenza sulla sommità di ol-tre cento doline.

Tralasciate sulla ns. destra le suddette doline attraverseremo le conche in direzione NO raggiungendo la vetta settentrionale dove il ns. sguardo abbraccerà l’intero golfo di Policastro e le vette che lo circondano: dal Serralunga fino al M. Bulgheria e poi, lungo la costa, da Policastro a Punta degli Infreschi fino al Ca-po Palinuro.

In discesa si segue dapprincipio lo stesso percorso di salita per poi spostarsi più a destra ed imboccare un evidente canalone che ci agevolerà non poco nella ripida discesa fino alla Piana del Lago; da qui in breve fino alle auto (calcolare due ore abbondanti di cauta discesa fino alla Piana del Lago).

AVVERTENZA: Il direttore di escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.

 

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