Escursione 16 Giugno

Escursione 16 Giugno

Domenica 16 Giugno 2019

Monti Alburni
(Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni)

Monte La Nuda (1702 m.) da Postiglione per i varchi Valle dell’Arco, Cicchiello e Strettina

I varchi degli Alburni 3

 

Difficoltà: EE

N.B. ATTENZIONE: percorso ripido ed impegnativo talora in assenza di sentieri segnati, breve passaggio attrezzato ma comunque nessuna difficoltà tecnica, si richiede un ottimo allenamento, passo “sicuro” e buone capacità di procedere fuori sentiero . Obbligatoria l’iscrizione, i partecipanti sono pregati di contattare i Direttori di Escursione.

DIRETTORE DI ESCURSIONE:
MASSIMO CESARO 338 9264905
GIUSEPPE ERCOLANO 393 4273868

DISLIVELLO: 1100m Salita / 1300m Discesa     DURATA: 8h soste escluse      LUNGHEZZA: 11Km      TIPOLOGIA: T

APPUNTAMENTO: Appuntamento con auto proprie presso la Clinica Stabia (C.mare di Stabia) alle ore 7,30 oppure all’uscita di Campagna della SA-RC alle ore 8.30 (circa).

COME RAGGIUNGERE IL PUNTO DI PARTENZA DELL?ESCURSIONE: La cittadina di Postiglione dista 87 km da Castellamare e si raggiunge nel modo seguente: a) dapprima si prende la Napoli-Salerno, al casello di C.mare-Pompei, b) si prosegue sulla Salerno – Reggio Calabria fino all’uscita di Campagna e da quì, svoltando a sinistra all’uscita dell’autostrada, c) si prosegue lungo la Strada Provinciale 38 per prendere dopo poco, svoltando nuovamente a sinistra, la Strada Statale 19 che si percorre fino al bivio per Postiglione; d) dal bivio si perviene in pochi minuti alla piazza Europa proprio al centro di Postiglione nei pressi della quale si parcheggia facilmente. Tempo occorrente da Castellamare di Stabia – Clinica Stabia 1 ora e 15 minuti circa.

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO: Il massiccio degli Alburni “ha la forma di un altopiano asimmetrico, inclinato da NE a SW, i cui versanti rivolti a NW e NE precipitano verticalmente con pareti spettacolari e terrazze sulle pianure sottostanti, mentre quelli rivolti a SW digradano per lo più con dolci ondulazioni” (APPENNINO MERIDIONALE – Luigi Ferranti).
Le escursioni, sono in tutto cinque, che percorreremo quest’anno sugli Alburni, piuttosto che raggiungere le cime, ci condurranno alla ri-scoperta di tutti i varchi, ovvero i passaggi tra le montagne, che nei tempi passati i boscaioli o comunque gli abitanti dei paesini sui versanti Nord ed Ovest (Controne, Postiglione, Sicignano degli A. e Petina) percorrevano per raggiungere l’altopiano degli Alburni che per loro era fonte di lavoro e sostentamento.
L’itinerario che consente anche di raggiungere una delle vette più belle della Campania parte dalla piazza Europa, nel centro abitato di Postiglione (a circa m 650 di quota) e sale subito deciso verso l’imbocco del sentiero per la Grotta di S. Elia. Superato il bivio per la grotta (il sentiero riprende a salire un attimo prima della grotta) il percorso diventa subito impegnativo, la pendenza aumenta ed il tracciato è più irregolare . Dopo un po’ la pendenza diminuisce e si segue il bordo di una cengia esposta che si snoda quasi in piano lungo il versante roccioso della montagna. Si giunge quindi nei pressi di una prima costa erbosa visibile sulla ds. del percorso . Dopo un attimo di pausa “panoramica” si riprende a salire nella boscaglia caratterizzata da lecci e querce e la pendenza aumenta di nuovo; si raggiunge faticosamente una seconda costa erbosa caratterizzata da presenza di rocce affioranti detta “Pietreliscie”. Da qui si gode di un panorama strepitoso verso la valle del fiume Sele e la piana Pestana, fino alla catena dei Monti Lattari con l’isola di Capri e sulla ds. i Picentini.
Si continua in salita fino a giungere in breve sotto le balze rocciose del Colle Medoro. A questo punto il percorso segue la base delle rocce del Colle Medoro, a volte in leggera salita e spesso con tratti piani o in discesa, il percorso si fa però più esposto ed e necessario piede sicuro in taluni punti . Dopo circa mezz’ora si lasciano le propaggini rocciose e si aggira un colle erboso con percorso a volte anche molto ripido e con tracciato non sempre individuabile facilmente nel bosco. Tralasciando sulla ds. la salita al “Varco Medoro” (con un tratto attrezzato con fune metallica) si prosegue ancora continuando ad aggirare la montagna, in lieve ascesa, per giungere infine alla grotta di Valle dell’Arco a circa 1390 m. di quota. Subito dopo la traccia, tralasciando quella in falsopiano che continua ad aggirare la montagna, sale subito a destra con percorso impegnativo e molto ripido che ci porta in breve al “Valico di Valle dell’Arco” (m. 1540, circa 3 ore dalla piazza di Postiglione) . Basta ora svoltare sulla sinistra e seguire la cresta brulla e senza sentiero obbligato proseguire lungo la panoramica costa erbosa che ci condurrà all’antecima e quindi alla cima vera e propria della Nuda (m. 1704) (con ancora tre quarti d’ora di cammino circa).
Dalla vetta panorama superbo sulle pianure sottostanti fino alle vette più lontane dell’entroterra Campano e su tutte le vette del Cilento. Ritemprati dalle fatiche della salita, dopo aver consumato una frugale colazione ed un meritato riposo, si affronta adesso il percorso in falsopiano verso il Monte Spina dell’Asino e si perviene in circa mezz’ora al “Varco Michele Cicchiello” (m. 1636), denominato così a ricordo del socio e Presidente Onorario del CAI Salerno grande appassionato ed esperto degli Alburni. Superato il breve varco roccioso, in discesa grazie ad una corda fissa (facile), si scende tramite un percorso ripido nel bosco al Campo d’Amore. Con percorso pianeggiante dopo aver superato due radure erbose si incontrano, lungo il tracciato, due bivi con cartelli segnaletici: al primo , svoltando a destra , si scende al piano dei Pozzi di S.Maria per proseguire verso altre località , noi invece proseguiremo a sinistra. Al secondo, il percorso sulla ds. consente di raggiungere il Monte Urto, il “Valico del Secchitiello”, il “Vuoccolo dell’Arena” ovvero tutta la catena degli Alburni fino al monte Alburno ed oltre, mentre sulla sinistra (ed è questa la deviazione che prenderemo) il tracciato percorre tutto il Campo d’Amore fino al “Valico o Varco della Strettina” (m. 1600 circa).
Superato il varco comincia la discesa che questa volta non ci riporterà a Postiglione. Infatti, superati i primi cento metri di dislivello si tralascerà il percorso a tornanti lungo e snervante nella Valle Cantariello per prendere una traccia poco evidente, e nascosta dalla vegetazione, che ci porterà alla frazione di Scorzo (m. 470 circa) del Comune di Sicignano degli Alburni (dove prima della partenza avremo provveduto a lasciare una autovettura). Si tratta di un percorso antico usato dai boscaioli della zona per recarsi sull’altopiano degli Alburni; il primo tratto più ripido si snoda in un cupo bosco di faggi con una serie innumerevoli di tornanti, successivamente si attraversano fitti e folti castagneti ed infine, si attraversa un tratto più aperto fino all’abitato di Scorzo ovvero al “Valico dello Scorzo” (circa 3/4 ore di cammino dalla vetta). La località assunse fin dall’antichità una duplice valenza sia storica che strategica, perché situata a cavallo del famoso valico delle “Nares Lucanae” (letteralmente narici della Lucania), che determinava il confine di allora tra l’aspra, selvaggia e misteriosa Lucania e le fertili pianure Campane. Per chi proveniva dalla Piana Pestana questo passo chiudeva alle spalle un paesaggio di luce e fertili campi coltivati ed immetteva tra le strette gole e propaggini di aspre montagne.

EQUIPAGGIAMENTO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati”,  giacca a vento e/o mantellina antipioggia, pranzo a sacco, acqua, bastoncini telescopici, torcia.

AVVERTENZA: I direttori di escursione si riservano di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.

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