Escursione 16 Giugno

Escursione 16 Giugno

Domenica 16 giugno 2013

Monti Alburni (Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano)

Sulla cresta verso il Monte Urto (m. 1661) per il valico del Secchietiello (Varco Tirone) dal Rif. Panormo

DIFFICOLTA’ : E – EE nel tratto finale

ATTENZIONE : percorso mediamente lungo per lo più in ambiente boschivo, ricco di fenomeni carsici, tranne il percorso terminale su roccia verso la cima del M. Urto; in assenza di sentieri segnati sulla cresta nel tratto finale dove si richiede passo “sicuro” e buone capacità di procedere fuori sentiero.

Direttore di escursione: Massimo CESARO tel. 338 9264905

Appuntamento con auto proprie presso la Clinica Stabia  (C.mare di Stabia) alle ore 7,30 oppure all’uscita di Campagna della SA-RC alle ore 8.15 (circa).

 TEMPI DI PERCORRENZA :  4,30 ore circa di cammino effettivo più le soste ;

 EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati” (l’escursione si svolge tutta ad alta quota – da 1300 a 1600 metri di quota – dove è possibile trovare temperature rigide anche in estate !!!), giacca a vento e/o mantellina antipioggia, pranzo a sacco, acqua (almeno 2 litri a persona), bastoncini telescopici, torcia ;

 DISLIVELLO:  450 m. (circa) in salita ed altrettanti in discesa ma in un percorso ricco di saliscendi;

LUNGHEZZA PERCORSO: 11,5 km.

 DESCRIZIONE ITINERARIO : Dall’uscita di Campagna si prende in direzione di Serre, Postiglione e Castelcivita. Dopo qualche chilometro, lasciando la strada principale, si prende la nuova strada che costeggia il fiume, evitando l’attraversamento di Serre ed un percorso ricco di curve. Giunti a Controne si continua in direzione di Castelcivita proseguendo fino all’abitato di Ottati. Subito dopo Ottati si imbocca la strada del cimitero, subito all’inizio sulla destra, e si continua in auto fino a Campo Farina (m. 1328) nel cui punto settentrionale è posto il Rifugio Panormo ns. punto di partenza dove si parcheggiano le auto all’ombra di alberi secolari.

Si segue la pista dai pressi del rifugio per un centinaio di metri per svoltare quindi sulla sinistra e risalire una sella boschiva, dopo qualche altro centinaio di metri si prende il sentiero in discesa per il rifugio Casone Farina o Varroncelli (di recente ricostruito) e si prosegue seguendo le indicazioni per il Valico del Secchietiello (che prende il nome dalla sorgente omonima presente nei dintorni) anche chiamato Varco Tirone dal nome della cima vicina. Ad un evidente bivio si svolta a destra e, attraversando ambienti carsici di straordinaria suggestione, si giunge infine in salita alla sorgente del Secchietiello; in breve si sale al valico (ore 1,30)(m. 1452).

Un pò di riposo e svoltiamo a sinistra e, sempre continuando a salire, aggiriamo dapprima la cima del M. Tirone sulla nostra destra. Arriviamo quindi in un pianoro dove abbiamo due possibilità: a) la prima consiste nel seguire il percorso a mezza costa, più o meno in quota , fino alla base della cima del M. Urto e poi risalire per un canalino direttamente sulla cima, oppure b) la seconda possibilità, che noi scegliamo, consiste nel risalire subito sulla cresta alla ns. destra attraverso un percorso ripido e a tratti esposto (ma ricco di panorami mozzafiato) che ci conduce con non poca fatica sulla cresta verso il M. Urto in un ambiente spettacolare e ricco di panorami mozzafiato. Siamo ad oltre 1600 metri di altezza e la cima è vicinissima, qualche decina di metri più in alto (ore 0,45 – 2,15).

Ritornati al Valico del Secchietiello (ore 0,45 – 3) prendiamo il sentiero ricco di saliscendi per il Vuoccolo dell’Arena (ore 0,45 – 3,45)(m. 1480), dove c’è il bivio per salire al M. Panormo (m. 1742) la cima più alta e più frequentata degli Alburni. Dal Vuoccolo dell’Arena proseguiamo con il sentiero di ritorno, lungo il quale osserviamo ancora fenomeni carsici, verso il Campo Farina e completiamo il ns. anello giungendo infine al Rifugio Panormo (ore 0,45 – 4,30).

 

AVVERTENZA: Il direttore di escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.

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