Escursione 18 Marzo

Escursione 18 Marzo

Domenica 18 Marzo 2018

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

La Cima del Cervati (1898m) dagli scanni dei Vallicelli

Difficoltà: EAI

DIRETTORE DI ESCURSIONE:
MASSIMO CESARO 338 9264905
MARIA GRAZIA SPRONATI 340 3712287

DISLIVELLO: 700m      DURATA: 8h soste incluse      LUNGHEZZA: 12Km      TIPOLOGIA: A/R

APPUNTAMENTO: Appuntamento con auto proprie alla Clinica Stabia a Castellammare di Stabia ore 7.00 oppure al primo bar sulla destra (Bar dei Tigli) nel centro di Monte San Giacomo alle 8.45 circa.

COME SI RAGGIUNGE MONTE S. GIACOMO: L’abitato di Monte S. Giacomo si raggiunge lasciando la SA-RC all’uscita di Sala Consilina e imboccando la SS19 (sulla sinistra all’uscita autostradale) che si percorre fino al bivio per Sassano – Monte S. Giacomo. Si segue la Strada Provinciale 11 per la frazione di Silla dove ad un evidente incrocio, con rotatoria, si prende la Strada Provinciale 78 per Sassano e subito dopo si svolta a destra sulla Strada Provinciale 72 che conduce in breve direttamente nel centro di Monte San Giacomo.

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO: Oltrepassato il paese, al primo bivio si svolta a ds., si prosegue in salita per una serie di tornanti per poi proseguire in maniera più lineare verso l’altopiano ai piedi della Serra di Campo Soprano (sulla ns. destra mentre saliamo). Si attraversa una zona caratterizzata da masserie sparse, si continua sempre in salita svoltando a destra verso la località Valle Scura (m.1239), fino a giungere nei pressi degli Scanni dei Vallicelli dove si parcheggiano le auto.
Sulla ds. ha inizio un ripido sentiero che sale nel bosco costeggiando il Torrente dell’Acqua che Suona, asciutto in estate. Si affronta il tratto più ripido del percorso fino a lasciare il corso del torrente per proseguire nel bosco sulla ns. destra con sentiero segnato ed evidente, fino ad incontrare la sterrata che sale (da destra) da Piaggine. Si segue questa sterrata più pianeggiante verso sinistra, fino ad un evidente spiazzo dove si riprende a salire più ripidamente lungo il sentiero che conduce al Rifugio della Forestale di Monte Cervati (m. 1597), fino a questo punto circa h 1,40 di cammino. In inverno con la neve, il sentiero è reso più evidente dalle tracce delle motoslitte che salgono spesso al Rifugio, dove è possibile fermarsi e pranzare per coloro che sono stanchi e non intendono raggiungere la vetta.
Dal Rifugio si prosegue in salita in direzione Sud, incrociando dopo un po’ il Sentiero Storico della Madonna della Neve che parte da Sanza, questo tratto finale è anche denominato la Chiaia Amara. Subito dopo, in corrispondenza del primo evidente tornante, si prosegue diritti, tralasciando il sentiero estivo e si segue una traccia nella neve che, attraverso una fitta vegetazione, giunge in un tratto aperto molto ripido nei pressi della cresta. A questo punto è necessario svoltare sulla destra e salire faticosamente sulla cresta, proseguendo in direzione Nord-Ovest fino ad una antecima. Da qui, continuando nella stessa direzione di marcia, si raggiunge la cima a quota m. 1898, ancora h. 1,30-2 di cammino, dove potremo sostare per una pausa conviviale.
Al ritorno, ci si sposta dapprima sul versante settentrionale dell’anfiteatro carsico sommitale, dove si segue a ritroso il tratto finale del sentiero storico, fino a raggiungere un varco evidente sul versante Nord della montagna.  Se le condizioni della neve lo consentono, scenderemo lungo il tracciato storico fino all’incrocio con il percorso affrontato in salita. Qualora le condizioni fossero proibitive, sarà consigliabile ritornare all’antecima e proseguire a ritroso sul percorso dell’andata fino al rifugio e da qui ritornare al punto di partenza, circa due ore e mezza dalla vetta, soste escluse.

TEMPI DI PERCORRENZA: Ore 3/4 circa di cammino, soste escluse, fino alla cima del Cervati (tempo variabile in relazione al numero dei partecipanti) e ore 2/3 circa in discesa fino al punto di partenza. Durata complessiva dell’escursione soste comprese 7/8 ore.

EQUIPAGGIAMENTO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati” invernale, giacca a vento, cappellino di lana, guanti invernali, ghette, ramponi e piccozza, lampada frontale e bastoncini telescopici, pranzo a sacco ed acqua a sufficienza.
AVVERTENZA: Coloro che non sono equipaggiati con ramponi e piccozza non potranno affrontare il tratto finale e dovranno fermarsi obbligatoriamente al rifugio. Anche in assenza di ghiaccio, i ramponi sono indispensabili per affrontare in sicurezza i tratti finali innevati a forte pendenza e alcuni traversi in discesa, molto esposti.

DIFFICOLTA’: EAI

DISLIVELLO: 700 metri circa in salita ed altrettanti in discesa.

LUNGHEZZA PERCORSO: circa 12 chilometri tra andata e ritorno

AVVERTENZA: Ad eccezione dell’imbocco del sentiero, il percorso si presenta completamente innevato e con forte pendenza che lo rende particolarmente faticoso, per cui i direttori di escursione si riservano di modificare in parte l’itinerario, annullarlo in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati. I direttori si riservano di escludere dall’escursione coloro non sufficientemente attrezzati e preparati.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: tutti i partecipanti sono pregati di contattare i Direttori di Escursione. Escursione riservata solo ai soci CAI.

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