Escursione 21 ottobre n. 2

Escursione 21 ottobre n. 2

Domenica 21 ottobre 2018

Monti di Venafro

Monte Sambucaro (1205 m)

da Casa Matteo (330 m), frazione di Venafro

DIFFICOLTA’: EE  (percorso in buona parte fuori sentiero o su tracce di sentiero.

E’ richiesto passo fermo e buon allenamento)

 

Direttore di escursione:

Raffaele LUISE (Cell.: 339.2040444)

Appuntamento con auto proprie alle ore 7:15 al Viale Europa nei pressi dell’Ospedale (partenza alle 7:30) oppure al Gran Caffè Cocco di Vairano alle 8:30

DURATA ESCURSIONE:7 ore circa                                           DISLIVELLO:1000 m circa

EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO:Scarponi da montagna, bastoncini telescopici, abbigliamento escursionistico a strati, mantellina antipioggia, cappello, lampada frontale, pranzo a sacco ed acqua (almeno un litro e mezzo).

DESCRIZIONE PERCORSO: Si lasciano le machine qualche centinaio di metri prima della località Case Matteo, frazione di Venafro e si segue una strada sterrata molto impervia che serpeggia sulle pendici orientali di Monte Sambùcaro, realizzata per lo sfruttamento boschivo delle alture e che rimarca, in parte, un antico sentiero utilizzato essenzialmente dai pastori per raggiungere i pascoli di altura della Radicosa, posti alle spalle di Sambùcaro, e l’ampio altopiano di Conca Casale, posto alle spalle di Monte Santa Croce e Monte Corno.

Tra campi coltivati e boschi misti si raggiunge il passo di Forcella del Moscoso a quota 703 m,  passaggio obbligato per chi dalla Valle di Venfaro voleva raggiungere la Valle  di Cassino e quella del Liri. Qui si tralascia la mulattiera che prosegue in discesa verso Radicosa di San Vittore e si piega invce a sinistra, dapprima in lieve salita su tracce di sentiero, poi su pendii via via più ripidi tra boschi di faggi, aceri e querce fino a raggiungere la bella conca tra la Sella di Rocca Romana (957 m) e il Monte Sambucaro. Qui, su un piccolo pianoro terrazzato, posto proprio in cima all’altura, sono ancora riconoscibili i resti di un ambiente quadrangolare in muratura riconducibile ad una torre d’avvistamento, di epoca medievale. Nella parte più bassa della conca che rappresenta un vero e proprio bacino carsico, a quota 870 metri circa, si nota un piccolo avvallamento di forma tondeggiante dove si raccoglie e permane per diversi mesi dell’anno l’acqua piovana.

Il luogo è per questo motivo utilizzato dai pastori e dai bovari come luogo di stazzo.

Qui sarà possibile fare una breve sosta prima di affrontare, fino in vetta, i ripidi pendii del Sambucaro. Il ritorno avverrà lungo lo stesso percorso dell’andata.

 

AVVERTENZA: Il direttore di escursione si riserva di variare il percorso in caso di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.  Non saranno ammessi a partecipare i non soci e quanti non adeguatamente equipaggiati.

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