Escursione 28 Maggio

Escursione 28 Maggio

Domenica 28 Maggio 2017

Appennino Lucano

Monte Coccovello (m 1512) da San Costantino di Rivello
ATTENZIONE: percorso ripido ed a tratti in assenza di sentiero, ma comunque senza nessuna difficoltà, si richiede un buon allenamento, escursione non adatta ai principianti

Difficoltà: E

DIRETTORE DI ESCURSIONE:
MASSIMO CESARO 338 9264905

DISLIVELLO: 800 m      DURATA: 5h soste escluse      LUNGHEZZA: 12 Km      TIPOLOGIA: Anello

APPUNTAMENTO: Appuntamento con auto proprie presso la Clinica Stabia  (C/Mmare di Stabia) alle ore 7,30 oppure all’uscita di Lagonegro Nord – Maratea della SA-RC alle ore 9,00 (circa). Si prega di dare un cenno di adesione al Direttore di escursione.

EQUIPAGGIAMENTO: Scarponi da montagna alti, abbigliamento escursionistico “a strati” (data la quota è possibile trovare temperature rigide anche in questa stagione), giacca a vento e/o mantellina antipioggia, pranzo a sacco, acqua (almeno 1,5 litri), bastoncini telescopici, torcia;

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO: Dalla uscita di Lagonegro Nord – Maratea della SA-RC si imbocca la Superstrada (SS585), che segue l’andamento del fiume Noce, fino al bivio per San Costantino – Sapri. Si prosegue in direzione dell’abitato di San Costantino seguendo la SP ex SS104; raggiunta la contrada “Palazzo”, in corrispondenza di una farmacia, si svolta a sinistra, seguendo la strada asfaltata per la Serra del Tuono. Si prosegue fino al secondo tornante dove si stacca sulla sinistra una carrareccia sterrata. Si parcheggiano le autovetture nei pressi del tornante (m. 740 circa).
Si imbocca la carrareccia descritta che, dapprima in leggera ascesa e poi in piano, prende a aggirare il massiccio dal versante Nord verso quello Est. Il percorso costeggia la montagna ed attraversa un bosco di alto fusto quasi in piano, poi risale per raggiungere infine, a quota  m. 1267, una parabola dei servizi telefonici sul versante Sud della montagna che rappresenta la presenza della tecnologia umana su queste montagne selvagge. Con tempo bello splendido panorama sugli abitati di Lagonegro, Rivello e Nemoli, sullo sfondo il gruppo del Sirino – Monte Papa che supera i duemila metri.
E’ questo il punto più basso della cresta del Coccovello, anche detta “Costa Pedali”, da questo punto prendiamo a salire in direzione Ovest attraversando una innumerevole serie di depressioni carsiche. Non a caso la zona sulla destra del ns. percorso viene indicata come “Le Fossette”. Salendo tra l’altro osserviamo gli alberi che sembrano sorgere dalle rocce e l’abitato di Trecchina sulla nostra sinistra.
Continuando a salire giungiamo nei pressi della cima del Coccovello a m 1512, caratterizzata anch’essa da una serie di pianori carsici e doline e quindi difficilmente individuabile a prima vista. Dai pianori  spettacolari panorami della costa Calabra con le montagne dell’Orsomarso, della costa di Maratea e del golfo di Policastro fino al Monte Bulgheria ed al Capo Palinuro.
Dopo la sosta pranzo, prevista su questi pianori, prendiamo a scendere dapprima in direzione Nord e poi gradualmente aggiriamo la montagna in direzione Sud-Ovest. Superiamo un tratto roccioso sul versante Ovest della montagna fino a giungere sulla sella che separa il Monte Coccovello dalla Serra del Tuono. Sulla Serra del Tuono è presente un’altra “testimonianza tecnologica” dei nostri tempi e pertanto è stata anche realizzata una strada asfaltata che altri non è che quella imboccata all’inizio, prima di prendere a camminare. Non ci resta quindi che scendere lungo questa strada asfaltata fino a raggiungere il secondo tornante dove sono parcheggiate le autovetture.

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L’aspetto geologico – ambientale più significativo del monte è senza dubbio il carsismo, con tutti i suoi fenomeni sia superficiali (doline) sia profondi (grotte). I migliori esempi nella zona per il carsismo profondo sono offerti dalle grotte di Maratea e da quelle del monte Coccovello (versante NE), mentre la sommità del Coccovello letteralmente crivellata di doline è un magnifico esempio di carsismo superficiale.
In località Patricello, lungo la zona pedemontana del versante Est di monte Coccovello, nel comune di Rivello, vi sono due inghiottitoi, esplorati in parte, nei quali, specialmente in inverno, s’immette l’acqua raccolta in un’ampia dolina, che attraverso percorsi ipogei alimenta le sorgenti marine di Maratea.
Non a caso il Coccovello è definito “groviera della Basilicata”, uno dei maggiori esempi di ambiente carsico del sud Italia e tra i più rappresentativi, nel genere, dell’intero territorio italiano. E’ ritenuto da molti erroneamente un vulcano ma è solo una credenza popolare giustificata dalla presenza sulla sommità di oltre cento doline.

Dalla cima del Coccovello : la costa di Maratea, a sinistra il Monte Crivo.

AVVERTENZA: Il direttore di escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.

ATTENZIONE: escursione riservata solo ai soci.

Chi non ha la copertura assicurativa CAI non può partecipare all’escursione.

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