Escursione 29 Settembre – I Varchi degli Alburni/5

Escursione 29 Settembre – I Varchi degli Alburni/5

Domenica 29 Settembre 2019

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

I Varchi degli Alburni 5: dalla strada Sicignano – Petina per il Varco dei Cavalieri e ritorno per il Varco dei Porci Selvatici

Difficoltà: EE

ATTENZIONE : percorso avventuroso, ripido ed a tratti impegnativo, spesso in assenza di sentieri segnati, comunque nessuna difficoltà tecnica, si richiede un ottimo allenamento, passo “sicuro” e buone capacità di procedere fuori sentiero. I partecipanti sono pregati di contattare i Direttori di Escursione.

DIRETTORE DI ESCURSIONE:
MASSIMO CESARO 338 9264905
NINO MASTELLONE 328 6142798

DISLIVELLO: 900 m     DURATA: 7h soste escluse      LUNGHEZZA: 13Km      TIPOLOGIA: A

TEMPI DI PERCORRENZA: 7 ore di cammino effettivo più le soste ;

EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati” (data la quota è possibile trovare temperature rigide anche in estate), giacca a vento e/o mantellina antipioggia, pranzo a sacco, acqua (almeno 2 litri a persona, non c’è acqua potabile sul percorso), bastoncini telescopici, torcia ;

DISLIVELLO E LUNGHEZZA: 900 m. (circa) in salita ed altrettanti in discesa per circa 13 km di sviluppo totale del percorso ;

COME SI RAGGIUNGE SICIGNANO ED IL PUNTO DI PARTENZA DELL’ESCURSIONE: La cittadina di Petina dista circa 100 km da Castellamare e si raggiunge nel modo seguente: a) dapprima si prende la Napoli-Salerno, al casello di C.mare-Pompei, in direzione di Salerno; b) si prosegue sulla Salerno – Reggio Calabria fino all’uscita di Petina e da quì, svoltando a destra, all’uscita dell’autostrada; c) si prosegue lungo la Strada Provinciale 35 per 10 minuti fino all’abitato di Petina; c) si prosegue oltre Petina sulla SP 35a per circa 3 chilometri e si parcheggiano le auto nei pressi di un bivio sulla destra. Tempo occorrente da Castellamare di Stabia – Clinica Stabia circa 1 ora e 20 minuti.

DESCRIZIONE ITINERARIO: Il massiccio degli Alburni “ha la forma di un altopiano asimmetrico, inclinato da NE a SW, i cui versanti rivolti a NW e NE precipitano verticalmente con pareti spettacolari e terrazze sulle pianure sottostanti, mentre quelli rivolti a SW digradano per lo più con dolci ondulazioni” (APPENNINO MERIDIONALE – Luigi Ferranti).
Le escursioni, sono in tutto cinque, che percorreremo quest’anno sugli Alburni; piuttosto che raggiungere le cime, ci condurranno alla riscoperta di tutti i varchi, ovvero i passaggi tra le montagne, che nei tempi passati i boscaioli o comunque gli abitanti dei paesini sui versanti Nord ed Ovest (Controne, Postiglione, Sicignano degli Alburni e Petina) percorrevano per raggiungere l’altopiano degli Alburni che per loro era fonte di lavoro e sostentamento.
Con le spalle alle autovetture e rivolti verso la montagna si prende la stradina asfaltata che sale di fronte al piazzale dove abbiamo parcheggiato. Dopo circa duecento metri, in uno slargo, si lascia l’asfalto e si svolta a destra nel castagneto con percorso libero nel bosco, a tratti molto ripido. Sempre salendo perpendicolarmente all’asse della catena montuosa si attraversa ancora il bosco, al termine pianeggiante, fino a giungere su una pista utilizzata dai raccoglitori di castagne. Si svolta a destra e si segue il tracciato che dopo qualche centinaio di metri svolta a sinistra. Si continua a salire e dopo circa mezz’ora dalla partenza si imbocca una traccia sulla destra non molto evidente (alcuni sbiaditi segni rossi) che prende a salire nel bosco con percorso a tornanti. Ha inizio qui il tratto più faticoso e ripido del percorso infatti, continuando a salire, si affronta un tratto molto ripido e scivoloso che risulterebbe anche pericoloso in caso di pioggia. Dopo ancora mezz’ora c’è un passaggio su alcune rocce scivolose attorno ad un albero che richiede attenzione e poi un tratto ancora molto ripido. E’ questo il tratto più infido con il sentierino che cammina spesso sul margine di alcune cengiette scivolose lungo le quali bisogna prestare molta attenzione. Si continua a procedere, tagliando a mezza costa la montagna, fino a giungere al tratto finale della salita che pur essendo molto ripido non presenta difficoltà. Ancora un centinaio di metri e, dopo circa due ore dalla partenza e 700 metri di salita, siamo giunti al Varco dei Cavalieri (m. 1495) che è senz’altro il varco più difficoltoso da affrontare tra quelli sentieristici.
Dal Varco svoltando a destra, salendo ancora circa duecento metri, è possibile giungere sulla vetta del Monte Panormo oppure scendere, in breve, sull’altopiano sottosottostante ed al rifugio Panormo.
Ma la nostra escursione presenta ancora delle emozioni infatti, dopo un breve riposo nei pressi del varco, svoltiamo a sinistra ed affrontiamo un percorso ricco di saliscendi che ci permette di conoscere forse l’aspetto più caratteristico degli Alburni. Camminando solitamente sul margine della cresta sommitale o poco discosti, affronteremo innumerevoli doline, anfratti, pareti muschiate, grotte e cavità nascoste che sono l’aspetto più pregnante di questo gruppo montuoso. Sono necessarie ancora due ore e più di questo percorso, infine su una comoda pista, per giungere al Varco dei Porci Selvatici nei pressi delle famose Torri di Petina.
Tralasciate le Torri, per evidenti motivi di tempo, si affronta in discesa, su comodo tracciato, il tratto finale. Dopo circa un’ora e 15 minuti si tralascia sulla destra il percorso in direzione del centro di Petina e si continua a scendere di fronte, nel castagneto, in direzione delle macchine. Dopo circa mezz’ora si svolta a destra per giungere sulla Strada Provinciale. Da quì, svoltando a sinistra, ancora 1,5 chilometri o poco meno e si è al punto di partenza.

AVVERTENZA: I direttori di escursione si riservano di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati. L’escursione data la lunghezza del percorso è riservata esclusivamente a soci CAI ben allenati e motivati. Per partecipare all’escursione è necessario contattare i direttori d’escursione.

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