Serata astronomica dedicata alla Luna – 4 ottobre 2014

Serata astronomica dedicata alla Luna – 4 ottobre 2014

Dopo la bella Serata Astronomica dello scorso 30 Agosto presso la Masseria Astapiana Villa Giusso in Vico Equense, in collaborazione con l’Associazione “AstroCampania” abbiamo organizzato per il prossimo 4 ottobre, sabato dalle 19.15 alle 22.30:

“La Luna tra i Monti – La notte della Luna alla Reggia”

Nella magnifica cornice del Palazzo Reale di Quisisana, in Castellammare di Stabia, ci sarà una serata di divulgazione ed osservazione sul nostro Satellite!

Ci saranno un paio di interventi multimediali, il primo da parte di Antonio Catapano, Presidente della locale sezione di AstroCampania, dal titolo “Conoscere la Luna” e, a seguire, un mio breve commento dal titolo “La Luna degli Antichi – Il fascino della Mitologia Lunare”.

Il tutto nella magnifica e restaurata Reggia di Quisisana.

E, poi, dalla panoramicissima terrazza faremo un po’ di osservazioni dei crateri lunari con i telescopi che gli astrofili dell’Associazione metteranno a disposizione!

Non potete mancare!

Vi aspetto!

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E veniamo al consueto appuntamento musicale………

Cosa scegliere?
Anche a costo di ripetermi, visto l’argomento della serata non potevo che scegliere…….

‘NU QUARTO ‘E LUNA !

Bellissima canzone scritta nel 1951 da Tito Manlio e da Nino Olivieri, fa parte insieme a “Anema e core”, “Luna Rossa”, “’Na voce ‘na chitarra e ‘o poco ‘e Luna”, “Me so ‘mbriacato ‘e Sole”, “Accarezzame”, “Tu che m’’e ‘mparato a fa’” e a tante, tante altre, della nuova ispirazione della musica napoletana in quel decennio particolarmente felice per la canzone napoletana che sono stati gli anni ‘50!

In questo decennio sono state scritte le suddette canzoni e tante altre che hanno fatto il giro del mondo e sono diventate a pieno titolo degli “Evergreen”!
Ma perché sono diverse rispetto alle precedenti canzoni napoletane classiche ed a quelle che sarebbero state scritte successivamente dagli anni sessanta fino ai giorni nostri?

Provate a non pensare ai versi napoletani che certamente avrete ascoltato centinaia di volte.

Concentratevi solo sulla melodia!

Anche se non siete dei musicisti vi accorgerete subito che queste musiche di “napoletano” classico hanno ben poco!

E’ arrivata a Napoli, insieme alle “vittoriose” truppe americane e nel successivo dopoguerra, l’influenza della musica nordamericana e, ancora di più, sudamericana!

Ve ne accorgete dal ritmo…. è più che evidente…. il ritmo di beguine, che viene spesso utilizzato in questi brani, non appartiene certo alla nostra tradizione popolare, ma proviene dallo Choro e dal Samba lento di origine brasiliana.

E’ musica da ballo!

Non è più musica da ascolto, dove il cantante cesellava le note con la sua voce fina e tenorile, è musica da ballare! E’ musica da Night!

I musicisti dei primi anni ’50 subito riuscirono ad assorbire con entusiasmo questo nuovo modo di scrivere e fare musica (in particolare per quanto riguarda le armonie, molto più articolate e complesse che non nel passato) e diedero sfogo ad una “contaminazione musicale” senza precedenti! Per ritrovare qualche fenomeno che si possa paragonare a quello di cui stiamo parlando dobbiamo aspettare la metà degli anni settanta, con il grande Pino Daniele che riuscirà a “contaminare” in maniera eccezionale blues, rock, e canzone napoletana.

E Nino Oliviero fu uno di questi!

oliviero

Nato a Napoli il 13 febbraio 1918 e morto a Roma il 29 febbraio 1980 è stato un grande compositore italiano e napoletano.
Diplomatosi a soli 16 anni al Conservatorio di San Pietro a Majella in violino, preferì la carriera musicale allo studio delle scienze coloniali a cui era stato avviato dalla famiglia.

Si iscrisse, invero, all’Università Orientale di Napoli, ma iniziò contemporaneamente a comporre le prime canzoni, vincendo, con “Primmavera”, il 1° premio al Concorso di Piedigrotta . Questo successo lo fece entrare nel novero dei giovani artisti di talento, il che gli permise di iniziare a frequentare i circoli culturali e musicali più importanti della città. Impareggiabile maestro d’arte e di vita fu per lui Libero Bovio, uno dei più grandi poeti della storia di Napoli (autore, fra l’altro, di “Reginella”, ‘O paese d’ ‘o sole”, “Zappatore”), che era solito aprire la sua casa ai giovani artisti di talento, cui trasmetteva, con impareggiabile arguzia, arte e cultura.
Molto attivo nel mondo del cinema negli anni ‘60, ha lavorato come redattore musicale di vari giornali cinematografici d’attualità e compose le colonne sonore di diversi film.

Come autore partecipò a diverse edizioni del Festival di Sanremo, con brani quali La vita è un paradiso di bugie e Il nostro refrain.

Nel 1963 ricevette dall’Academy Award di Los Angeles la Nomination per l’Oscar con l’indimenticabile canzone More tratta dal film Mondo cane.
Ma a me piace ricordarlo come un grande autore di numerosissime canzoni napoletane!
Per esempio la nostra ‘Nu quarto ‘e Luna, ‘O ciucciariello, con le parole di Roberto Murolo, Giuvanne co’ ‘a chitarra, con le parole di Stefano Canzio e l’indimenticabile esecuzione di Renato Carosone e tante altre!

Nel 1951, quindi, a Capri, nella mitica “Canzone del Mare”

canmare

scrisse: ‘Nu quarto ‘e Luna insieme a Tito Manlio, al secolo Domenico Titomaglio (Napoli, 16 febbraio 1901 – Roma, 4 maggio 1972), che è stato un grande paroliere italiano, autore di canzoni sia in lingua italiana che in lingua napoletana che raggiunsero un discreto successo.
Basta ricordare Voglio vivere così, col sole in fronte, e la celeberrima Anema e core!
Tito_Manlio_con_Teddy_Reno
Tito Manlio con Teddy Reno

Torniamo alla nostra canzone…….
spartito

Che m’ha sapute fa’ stu quarte ‘e luna
che m’ha sapute fa chi voglio bene

Che note e che parole….
Questa Luna che, contemporaneamente, può, solo con il suo debole chiarore, svelare l’amore, ma anche mostrare i dubbi sullo stesso amore……..

Nun ce vò ‘na luna chiena
pe’ capí si mme vuó ‘bene…
mm’è abbastato ‘o ppoco ‘e luna
pe’ te capí!…

però….

E me martella sempe nu pensiero
“nun e’ overo ca pienze solo a me

Ma, nonostante tutto, per via del poco di Luna, ‘e ‘nu quarto ‘e Luna , si corre ancora dietro all’amore

Quanta vote, ánema mia,
faccio ‘a strada ca tu faje…
corro appriesso a ‘sta buscia
pe’ te vedé!…
e sconsolato ripete:
Che m’ha saputo fá stu quarto ‘e Luna

E passiamo all’ascolto…. (Si fa prima a dire chi non l’abbia cantata…) :

Cominciamo con la cesellatura di Roberto Murolo:
https://www.youtube.com/watch?v=8ewDfJ53C_Q

Peppino di Capri:

Indimenticabile esecuzione di Mia Martini:
https://www.youtube.com/watch?v=p06sahV89rM

Claudio Villa che di canzoni napoletane, ne ha cantate parecchie:

Renzo Arbore in un bel Medley:

Luciano Rondinella:
https://www.youtube.com/watch?v=CcDuuf-ocT4

Sergio Bruni:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=lfKNh9iAgCk

Renato Carosone a fine carriera:

Luciano Tajoli:
https://www.youtube.com/watch?v=Tk-2nU0OOLc

UNA CHICCA…. Nino Oliviero, l’autore, al pianoforte con una carrellata delle sue composizioni!:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=HL4IUg63Ylo

UN’ALTRA CHICCA…. Ancora Nino Oliviero che canta e suona al piano la nostra canzone:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=doQK9sGgWR4

E per questa notte è tutto!

Vi aspetto il 4 Ottobre alla Reggia di Quisisana!

E “guardate in alto!”

Lello

Raffaele D’Arco
dottore@raffaeledarco.it
Castellammare di Stabia (NA)
ITALY
www.raffaeledarco.it
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